la storia di AKIL il viaggio:  giugno - settembre 2017

Pacioccone lui !!! 

Akil è un bimbo kosovaro di 10 mesi accolto al Castello dei Sorrisi per un igroma cistico sul collo, una malformazione congenita dei vasi linfatici sottocutanei che i nostri medici hanno ritenuto sottoporre a diagnostica per un eventuale trattamento chirurgico o farmacologico, al fine di evitare che la massa creatasi non vada a ledere organi interni o a complicare la respirazione del bimbo. 

Il piccolo è giunto a Verona il 26 giugno, accompagnato da mamma Ariana perchè nei giorni precedenti aveva avuto qualche difficoltà respiratoria, forse dovuta ad un'affezione, forse proprio all'igroma in quel momento particolarmente grosso; il giorno dopo l'arrivo è stato ricoverato in ospedale per una 2-giorni di diagnostica, volta a studiare la morfologia della massa e ad individuare il piano terapeutico più adeguato per rimuoverla. Completati gli accertamenti con degli esami in day-hospital, i nostri medici hanno concluso che il bambino poteva essere sottoposto a cicli di trattamenti farmacologici, evitando così l'intervento chirurgico, sempre molto delicato sul collo. 

Per esigenze organizzative e non essendoci alcuna urgenza, il tutto è stato rimandato a settembre, motivo per cui il bimbo è tornato a casa il 1 luglio, per passare la sua estate serenamente in famiglia. 

*** 

Nel corso dell'estate l'igroma di Akil è progressivamente regredito fino quasi a scomparire: mamma Ariana ci ha regolarmente mandato delle foto in cui era ben visibile come la massa presente a giugno si stesse riassorbendo. I nostri medici hanno comunque considerato opportuno riportare il bimbo a Verona per una risonanza magnetica al collo, allo scopo di aver ben chiaro cosa si muovesse in profondità. 

Akil è tornato a Verona il 9 settembre, pimpante e cresciuto. Il 13 settembre è stato sottoposto alla risonanza magnetica, i cui esiti hanno confermato in toto la diagnosi e lo stato di regressione in atto. Importantissimo è stato il colloquio finale tra il medico di Akil e la mamma, perchè - oltre a descrivere la condizione del piccolo e le prospettive - ha liberato mamma Ariana da tanti pensieri e preoccupazioni di cui si era caricata nel tempo, andando a cercare su internet spiegazioni e rimedi per la patologia del figlio. 

Per il futuro, rimane l'obiettivo di seguire il bimbo lungo la sua crescita, pronti a riportarlo a Verona qualora l'igroma inizi nuovamente a ri-formarsi, tanto più se in maniera significativa; c'è anche la possibilità che rimanga latente per lungo tempo o per sempre, condizione che renderebbe del tutto superflua qualunque terapia. 

Akil e mamma Ariana sono tornati felicemente a casa il 23 settembre: la nostra Associazione si farà trovare pronta in caso di necessità ... ma tutti noi, in cuor nostro, speriamo che non ce ne sia mai bisogno !!! 

Ciao Akil !!!

aggiornamento del 23.09.2017

 

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