La storia di Diart- giugno - luglio 2015

La corsa per Diart

 

Esistono bimbi che appena vengono alla luce già si trovano costretti a lottare per sopravvivere e mamme che dall'emozione di dare alla luce un figlio passano in pochi istanti all'angoscia per la sorte della loro creatura, cullata e difesa per nove mesi nel loro grembo. 

In questi casi, e senza nulla togliere a tutti gli altri, l'intervento umanitario assume un significato speciale: la difesa di questa nuova e delicata vita ti coinvolge appieno e ti porta a dare il massimo perché il bimbo venga quanto prima salvato. 

La storia di Diart, come quella di altri neonati giunti in passato al Castello dei Sorrisi, ricalca questa indescrivibile esperienza di accoglienza. Diart è nato dopo una gravidanza tranquilla, con i consueti controlli ecografici che non avevano segnalato nulla di anomalo ... ma alla nascita il bimbo è cianotico e si scopre che è affetto da una cardiopatia complessa che richiede un trattamento sollecito. 

Diart ci è stato segnalato dalla Neonatologia di Pristina il 27 maggio, a 6 giorni dalla nascita e i nostri medici ci avevano immediatamente evidenziato la necessità di portarlo velocemente a Verona, prima che un peggioramento delle sue condizioni richiedesse l'intubazione, complicando di molto il suo trasporto. 

Il 6 giugno il piccolo è giunto a Verona, accompagnato da mamma Miradie; supportati dagli amici della Croce Verde, è stato subito trasferito alla Terapia Intensiva Pediatrica dell'Ospedale, dove è stata confermata la diagnosi ed è stato programmato l'intervento correttivo per l'8 di giugno. Emblematiche le parole del nostro cardiochirurgo per la tempestiva presa in carico di Diart: 

"grazie per avere fatto arrivare presto

un neonato in infusione di prostaglandine

e che ha bisogno di un intervento in urgenza"

 L'operazione, lunga e delicata, è andata bene e il piccolo ha avuto un decorso post-operatorio tranquillo in terapia intensiva cardiochirurgica. Giorno dopo giorno, in questa struttura Diart alla fine ha passato una settimana, perché nella terapia intensiva pediatrica non c'era spazio per accoglierlo: grazie alle sue buone condizioni, in continuo miglioramento, mamma Miradie ha potuto comunque stargli accanto per parecchie ore al giorno, contatto che ha fatto molto bene ad entrambi !!! 

Il 15 giugno Diart è passato direttamente in Pediatria, dove nel giro di pochi giorni ha completando la sua convalescenza e ritrovato le forze per succhiare il latte dal seno materno, che mamma Miradie era riuscita a preservare nonostante tutte le preoccupazioni e le ansie vissute fin dalla nascita del suo piccolo. 

Il 24 giugno il piccolo è stato finalmente dimesso, senza alcuna terapia farmacologica di supporto, a conferma del suo buon stato di salute; arrivato nella nostra Casetta dei Sorrisi, ha lì trascorso poco più di 2 di settimane, durante le quali ha progressivamente ritrovato il suo ritmo di crescita, coccolato con tanta tenerezza da mamma Miradie. 

Il buon esito dei vari controlli cui è stato sottoposto durante quell'ultimo periodo, ha permesso l'organizzazione per l'11 luglio del suo rientro a casa, dove ad attenderlo c'era il suo papà. Papà che - come ci ha spiegato la mamma - anche durante il ricovero a Pristina non aveva avuto la possibilità, se non per pochi minuti, di stare accanto al suo bambino. Una riflessione che ci ha fatto ricordato il valore del dare una opportunità di vita a questi piccoli altrimenti senza speranza. 

Ciao Diart !!!

aggiornamento del 11.07.2015


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