L’accoglienza ai tempi del COVID
Diellza è
una neonata albanese nata con una cardiopatia incompatibile con la vita; ci è
stata segnalata a 10 giorni dalla nascita dall’Ospedale di Tirana, dove era
ricoverata in una incubatrice nel tentativo
di proteggerla dal Covid-19 e da infezioni che avrebbero potuto essere
molto pericolose.
Ci sono
voluti 10 lunghi giorni per organizzare il suo viaggio umanitario, perché in
questo delicato momento dovuto alla pandemia, tutto risulta più complicato,
anche trovare un volo aereo. Dieci lunghi giorni durante i quali abbiamo
cercato di sostenere mamma Alma, inizialmente disperata per la situazione che
si era profilata dopo il parto, ma poi di giorno in giorno sempre più
speranzosa, sentendo accanto a sé l’impegno
della nostra associazione.
Diellza e
mamma Alma sono atterrate a Verona la sera dell’ 8 novembre e, grazie agli
amici della Croce Verde, sono state subito trasferite in Ospedale per i primi
controlli e il ricovero. Lì è stata scoperta la positività di entrambe al
Covid-19, una notizia del tutto inaspettata anche alla luce delle
rassicurazioni che a riguardo ci erano giunte dall’Albania.
E’ stata una
doccia fredda perché ci siano
trovati improvvisamente costretti a rivoluzionare il programma inizialmente
definito per questa nuova accoglienza; alla fine, la piccola è stata ricoverata
in Terapia Intensiva Pediatrica e affidata alle cure e alle coccole dei nostri
medici e infermieri, che di fatto si sono sostituiti a mamma Alma, che -
essendo fortunatamente del tutto asintomatica come la figlia – è stata isolata
nella nostra Casetta dei Sorrisi.
Sono stati
giorni tutt’altro che facili, non solo per gli aspetti organizzativi e
logistici, ma anche per quelli psicologici, soprattutto di mamma Alma che si è
vista improvvisamente separata dalla sua piccola. Ma la continua “vicinanza”
delle nostre volontarie, unita alle buone notizie che giungevano sulla piccola,
ha permesso di creare in poco tempo una bella atmosfera di serenità e ottimismo attorno alla nuova esperienza che
tutti stavamo vivendo.
La piccola
Diellza è stata operata il 13 novembre. Le lunghissime ore in sala operatoria,
dovute anche al fatto che la piccola – ancora positiva – doveva essere trattata
da medici e infermieri con la massima attenzione, ci hanno tenuto col fiato
sospeso, sino alla chiamata liberatoria del “tutto OK, intervento riuscito!”.
La
convalescenza post-operatoria è fortunatamente scivolata via senza
complicazioni, tanto che la piccola in pochi giorni è ritornata in Terapia
Intensiva Pediatrica. Saperla sempre più libera da drenaggi e sensori dei
supporti artificiali, tipicamente utilizzati durante la prima convalescenza, ha
stimolato in mamma Alma il desiderio di rivedere la sua piccola dopo la grande
paura. E qui è stata squisita la disponibilità dei medici della Terapia
Intensiva Pediatrica ad organizzare quelli che poi sono stati momenti veramente
commoventi, non solo per la mamma ma anche per noi dell’associazione: delle videochiamate con cui abbiamo potuto
rivedere la piccola, bella, di giorno in giorno sempre più pimpante, coccolata
in braccio all’infermiera di turno.
Dopo soli 4
giorni di Terapia Intensiva, Diellza è stata trasferita in Pediatria dove mamma
Alma ha potuto finalmente raggiungerla, per completare con lei la convalescenza.
Sono stati giorni di grande gioia ed
entusiasmo, che hanno fatto presto dimenticare tutte le angosce precedentemente
vissute. La piccola, ritrovando il seno materno, ha recuperato sempre più forza
e vitalità, e in meno di una settimana, dopo i controlli di rito - incluso il
tampone finalmente negativo per entrambe – il 30 novembre è stata dimessa ed è
giunta in Casetta!
I successivi
giorni sono scivolati via velocemente, in un clima di entusiasmo che ha
coinvolto tutta l’associazione, consapevole del grande risultato ottenuto in un
periodo particolarmente complicato.
Il 10 dicembre, la piccola e mamma Alma
hanno infine fatto rientro a casa, in un clima di festa che rimarrà
indimenticabile per tutti.
Ciao Diellza
!!!
