la storia di ERBLIN - il viaggio: marzo - maggio 2014
Il tam tam della solidarietà.
Erblin è un neonato kosovaro venuto alla luce il 12 marzo con una grave cardiopatia, di quelle che non lasciano scampo se non corrette tempestivamente. Tre giorni dopo ci è stato presentato dalla nostra amica Dr. Linda della Neonatologia di Pristina, la quale ci ha chiesto un immediato intervento umanitario come, qualche mese fa, eravamo riusciti ad organizzare per Florent, nato con la medesima patologia.
Erblin ha infatti bisogno di un tempestivo intervento chirurgico che sistemi la sua malformazione cardiaca. E' la TGA - trasposizione delle grandi arterie: aorta e arteria polmonare sono connesse ai due ventricoli in modo invertito, cosicché il sangue venoso del ventricolo destro viene re-inviato in aorta anziché andare ad ossigenarsi ai polmoni, mentre il sangue arterioso del ventricolo sinistro viene inviato nuovamente ai polmoni invece che nel corpo attraverso l'aorta. La circolazione polmonare e quella sistemica sono completamente separate e, senza la presenza di una comunicazione tra le due, il neonato morirebbe alla nascita per soffocamento. A salvarlo per qualche settimana un piccolo foro presente nel setto interatriale (forame ovale), che - finché non si chiude naturalmente - permette un certo rimescolamento del sangue ossigenato con quello venoso.
Non si riesce a dir di "no" ad interventi salvavita come questi, anche quando le casse dell'Associazione languono. Anzi, la situazione di difficoltà ti spinge ancor più a dar tutto te stesso per trovare rapidamente una soluzione. Perché Erblin ha voglia di vivere ma non può aspettare.
26 marzo 2014 - i miei angeli custodi della Croce Verde di Verona |
Se oggi Erblin è arrivato a Verona, a soli 14 giorni di vita, è merito di tanti sostenitori del Castello dei Sorrisi a cui son giunti a dar man forte gli amici della Fondazione Aiutiamoli A Vivere, che sia dalla sede di Terni che dai Comitati del Triveneto, si sono impegnati con noi a coprire il costo dell'intervento sanitario. Ad aggregarli in questo progetto il nostro amico Corrado del Comitato di Caselle, con cui condividiamo il Progetto PIA e tante altre iniziative di solidarietà.
Già nel 2012 Corrado e il suo Comitato avevano partecipato all'intervento umanitario per Lorisa, stesso problema di Erblin con una soluzione entusiasmante, quella che oggi vede questa bimba sgambettare ormai autonoma e in salute alla scoperta del mondo.
Il piccolo Erblin è atterrato a Verona il 26 marzo, accompagnato da mamma Agnesa; immediatamente trasferito in ospedale con l'ambulanza della Croce Verde, è stato preso in carico dai nostri pediatri e dalle nostre cardiologhe per i primi controlli, per poi essere trasferito in terapia intensiva pediatrica.
Qui il piccolo è in condizioni di sicurezza e di monitoraggio continuo, sedato ed intubato per portarlo il più riposato ed equilibrato possibile al suo intervento salvavita.
I giorni successivi sono trascorsi in funzione di controlli più approfonditi e degli esami preoperatori. Il piccolo ha avuto un po' di catarro e qualche linea di febbre, ma sono risultati problemi transitori, che non hanno impattato sulla programmazione dell'intervento cardiochirurgico.
Erblin è stato operato il 31 marzo, a 19 giorni di vita. Un'operazione lunga, durata complessivamente 8 ore ma andata bene, senza complicazioni; solo un po' di sofferenza cardiaca, inevitabile per lo sconquasso emodinamico subìto e per quei 19 giorni passati a lottare con una cardiopatia incompatibile con la vita. Il decorso post-operatorio in terapia intensiva cardiochirurgica è stato di qualche giorno più lungo del normale, a tutela del bimbo e per contrastare un principio di infezione alle vie respiratorie.
Il 7 aprile Erblin è stato trasferito in terapia intensiva pediatrica, ancora intubato ma cardiologicamente molto stabile. Qui il piccolo ha compiuto il suo primo mese di vita e con 2 giorni di ritardo, il 14 aprile, finalmente si è fatto quel gran regalo che aspettavamo: l'estubazione! Inizialmente supportato da un po' di ossigeno, Erblin è progressivamente giunto alla respirazione autonoma, per la felicità della sua mamma che ha così potuto iniziare a prenderlo in braccio e a coccolarlo.
Il 23 aprile il piccolo è giunto in pediatria, dove nei giorni successivi è stato svezzato dal sondino nasogastrico e ha pian piano imparato a mangiare da solo, un po' dal biberon e un po' dal seno materno. Il processo è stato più veloce del previsto, tanto che il 29 aprile sono arrivate le dimissioni: un momento che è sempre di festa e di emozione, perché sancisce il completamento del ciclo di cure e la buona salute del bimbo.
Erblin è stato quindi ospitato per altri 12 giorni nella nostra Casetta dei Sorrisi, un periodo utile per prendere un buon ritmo di crescita e per ritrovare il feeling con la mamma; superati i gli ultimi controlli, il piccolo è tornato a casa il 10 maggio, atteso da tutta la sua famiglia in un clima di palpitante emozione !!!
Ciao Erblin !!!
aggiornamento del 10.05.2014