Nel ricordo di Esra
Era circa metà aprile quando la nostra Associazione è stata contattata da una parente della piccola indimenticabile Esra, la bimba kosovara mancata improvvisamente a fine 2011, una volta tornata a casa dopo l'intervento cardiochirurgico che le aveva salvato la vita.
Ci ha raccontato di Hira, poco più di un mese di vita, stessa famiglia di provenienza, cuginetta di Esra: la notizia che era anche lei affetta da una cardiopatia congenita aveva rigettato nello sconforto una famiglia già molto provata dalla scomparsa di Esra.
Il nostro coinvolgimento in questo caso è stato duplice, quasi fossimo in attesa che il destino ci concedesse la rivincita, per donare una speranza di vita alla famiglia di Esra. Ci siamo attivati subito per riuscire a reggere l'impegno economico, trovando nell'Associazione "Il Grande Cuore di Moreno" degli amici desiderosi di contribuire con noi alla rinascita di questa piccola.
Hira è così stata accolta al Castello dei Sorrisi il 9 maggio, accompagnata da mamma Sazan; grazie ad una situazione emodinamica stabile, controllata per precauzione subito dopo l'atterraggio, la piccola ha trascorso i suoi primi giorni a Verona presso la nostra Casetta dei Sorrisi. Nei giorni successivi sono stati effettuati tutti i controlli pre-operatori, per affidarla quanto prima e nelle migliori condizioni ai nostri cardiochirurghi.
Hira è stata operata il 14 maggio, un unico intervento correttivo per restituirle ottime aspettative di vita; tutto è andato per il meglio e questa stupenda creatura ha passato senza problemi la prima parte della sua convalescenza in terapia intensiva cardiochirurgica.
Qualche giorno in più del previsto, verosimilmente causato dal piacere di Hira di riposare tranquilla, ha rimandato al 22 maggio il transfer in terapia intensiva pediatrica, dove la bimba è stata 3 soli giorni, giusto il tempo di effettuare ulteriori controlli, di essere "liberata" degli ultimi cateteri e di prendere il giusto ritmo dei pasti direttamente dal bibe.
Il 25 maggio Hira e un'emozionata mamma Sazan sono entrate in pediatria, per quello che sembrava l'ultimo step del loro percorso ospedaliero. In realtà l'entusiasmo è durato pochi giorni, perché degli episodi di tachicardia e di aritmia hanno portato i medici a decidere un ritorno in terapia intensiva a titolo precauzionale. Lì la piccola è stata sottoposta ad una efficace terapia farmacologica, che ha stabilizzato l'attività cardiaca e restituito il sorriso a mamma Sazan, impaurita e preoccupata per quanto successo.
Il 7 giugno Hira è finalmente ritornata in pediatria per quelli che sono stati ultimi giorni di convalescenza ospedaliera; la piccola, come spesso succede dopo l'intervento cardiochirurgico, aveva perso un po' del suo istinto alla poppata, ma la pazienza di mamma Saran e l'utilizzo di biberon specifici l'hanno portata pian piano a mangiare con gusto in modo autonomo.
Le dimissioni sono poi giunte il 15 giugno: la piccola Hira e la sua mamma sono tornate in Casetta per l'ultimo periodo di convalescenza prima del rimpatrio. I giorni successivi sono stati dedicati a numerosi e ripetuti controlli, nell'ottica di verificare l'efficacia della terapia farmacologica e la ripresa della sua crescita.
Finalmente il 29 giugno Hira è potuta tornare a casa, per la felicità della sua famiglia che ha preparato una grande festa, cominciata fin dal suo arrivo all'aeroporto di Pristina e proseguita poi a casa.
Ciao Hira !!!
aggiornamento del 29.06.2013