la storia di LEDRI il viaggio: gennaio-febbraio 2012

Il piccolo gigante

Ledri è uno splendido bimbo kosovaro di 8 mesi, molto grande per la sua età, sempre sorridente e molto socievole anche con le persone che vede per la prima volta. 

Il suo caso ci è stato segnalato dagli amici del Campo Caritas di Raduloc, ma il suo nome ci era già conosciuto perchè inserito nella lista dei tanti bimbi in attesa di giungere in Italia per essere curati. Ledri è affetto da una cardiopatia semplice, per la correzione della quale è sufficiente un unico intervento cardiochirurgico.

 Tuttavia, nelle ultime settimane le sue condizioni erano peggiorate e richiedevano un intervento tempestivo: pur non essendo in immediato rischio vita, questi piccoli dovrebbero essere comunque operati entro poche settimane dalla nascita, per evitare che il loro cuore sia sottoposto a stress di cui poi nel corso della vita si potrebbero prima o poi pagare le conseguenze. Così Ledri è giunto al Castello dei Sorrisi la sera del 17 gennaio 2012, accompagnato da mamma Kujtese, visibilmente preoccupata per le condizioni del suo piccolo e per l'intervento a cui deve essere sottoposto. Intervento che sarà a totale carico del Castello dei Sorrisi, essendo esaurito da tempo il plafond regionale per i casi umanitari del 2011 e lontano dall'essere approvato quello del 2012. Uno sforzo economico non indifferente per la nostra Associazione, che confida nella sensibilità e nella generosità di tanta gente per coprire le spese del viaggio della speranza di Ledri e di quelli dei tanti altri bimbi che sono in analoghe condizioni e non possono aspettare la disponibilità di fondi istituzionali, peraltro sempre più contenuti e mai sufficienti a soddisfare tutte le richieste.

 A causa di un po' di tosse e catarro, l'intervento cardiochirurgico di Ledri, inizialmente programmato nella stessa settimana di arrivo del piccolo, è stato poi rimandato per permettere al bimbo di recuperare al meglio. I giorni sono così passati scanditi dagli aerosol e dalle nuove pappe a base di carne, decisamente apprezzate. Una forma influenzale sembrava poi dovesse rimandare ulteriormente l'intervento ma, risolta prontamente in pediatria, non ha influito sulla data fissata, il 29 gennaio 2012.

L'intervento di Ledri è stato un po' più lungo del previsto, la correzione da apportare era importante, ma tutto è andato per il meglio. Il piccolo si è ripreso abbastanza bene ma, a causa di alcune fastidiose aritmie - peraltro normali dopo un'operazione di questo tipo - è stato deciso di protrarre per qualche giorno la sua permanenza in terapia intensiva cardiochirurgica.

 Per mamma Kuitese non sono stati momenti facili, l'apprensione per il figlio è stata forte. La tensione si è sciolta in una pianto liberatorio solo quando ha avuto la possibilità di vederlo, poche ore l'intervento: osservarlo respirare normalmente, senza quello sforzo di pancia che lo aveva caratterizzato dalla nascita, l'ha entusiasmata e le ha riportato il sorriso e l'ottimismo.

 Passate le prime 48 ore dall'intervento, le più delicate, il percorso di Ledri è proseguito di bene in meglio: l'1 febbraio il piccolo è stato estubato e risvegliato dalla sedazione, il 2 febbraio ha iniziato a prendere il latte col biberon e tanto era pimpante che i medici ci hanno chiesto di avere la mamma lì anche la notte, prima che il piccolo mettesse a soqquadro la terapia intensiva !!!

 Il 3 febbraio Ledri ha salutato la terapia intensiva cardiochirurgica per essere accolto in quella pediatrica, dove la sua permanenza è stata breve, viste le sue buone condizioni: la sera del 5 febbraio era già in reparto di pediatria, con mamma Kuitese visibilmente raggiante per come il suo piccolo sta bruciando le tappe.

 La permanenza di Ledri in pediatria è durata 5 giorni, fino al 10 febbraio, giorno delle dimissioni. Un momento molto emozionante, condiviso anche con un giornalista del Corriere Veneto che - dalla bella storia di Ledri - ha ricavato un interessante articolo incentrato sulla ormai stretta collaborazione della nostra Associazione con la Cardiochirurgia Pediatrica di Verona.

 Ad accogliere Ledri e la sua mamma per l'ultima settimana di convalescenza sono stati Maria e Luigi, che subito si sono innamorati del "draghetto", come la stessa Maria ha soprannominato il piccolo per la sua voracità e la sua vitalità. In effetti, e come era prevedibile, l'uscita dall'ospedale ha portato notevoli benefici al piccolo, ogni giorno più sereno e allegro.

 

I controlli pediatrico e cardiologico effettuati nei giorni successivi hanno confermato la nostra percezione di salute che il piccolo ci trasmetteva, motivo per cui il 18 febbraio Ledri è tornato a casa, tra le braccia di mamma Kujtese raggiante.

 

Ciao Ledri !!!

 

aggiornamento del 18.02.2012

 

 

un sincero

GRAZIE DI CUORE

 

all'Associazione LA SPARASINA

per il significativo contributo elargito a sostegno delle spese mediche

per l'intervento di Ledri.

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