la storia di LORISA il viaggio: dicembre 2012 - febbraio 2013

30 giorni di corsa

Lorisa è una bella bimba kosovara, affetta da una grave cardiopatia, incompatibile con la vita, di quelle che richiedono interventi tempestivi nei primissimi giorni di vita. A pochi giorni dalla nascita, i suoi parenti sono immediatamente corsi alla ricerca di una soluzione per la piccola, mentre lei teneva duro in ospedale coccolata da mamma Violete.

 

Tanto casuale quanto risolutivo l'incontro a metà novembre del nonno materno di Lorisa col papà di Altin, il quale gli ha indicato la nostra Associazione, nello stesso periodo impegnata con suo figlio. Venuti a conoscenza del problema di Lorisa, ci siamo mossi cercando di minimizzare al massimo i tempi, fino al 4 dicembre 2012, primo complemese di Lorisa, giorno in cui la piccola è atterrata a Verona.

 


In aeroporto ad accoglierla la nostra Mariangela e la Croce Verde di Verona, che con Domenico e Paola ha provveduto a garantire alla piccola un trasporto protetto fino all'ospedale. Grande fermento all'arrivo, perché Lorisa è la bimba più piccola in assoluto che abbiamo accolto al Castello dei Sorrisi.

 L'impatto di attenzione e dedizione di medici ed infermiere attorno a Lorisa deve aver tranquillizzato non poco mamma Violete, che si è ritrovata catapultata in un posto nuovo, tra facce sconosciute, ma sembrava tranquilla, fiduciosa ... tanto da chiederci: "c'è speranza ?".

 Le abbiamo risposto con un sorriso, senza sminuire quello che è comunque un delicato intervento al cuore, con tutti i suoi inevitabili rischi. Ma nel nostro sorriso le abbiamo risposto di sì, che la speranza c'era, ed era grande, affidata alle mani dei nostri cardiochirurghi che il 6 dicembre sarebbero subito intervenuti sulla piccola per correggere il suo difetto congenito.

 

Otto lunghissime ore è durata l'operazione al cuore di Lorisa, delicata e complicata come ce l'ha poi spiegata il nostro cardiochirurgo, descrivendoci come il suo piccolo cuore avesse ripreso a battere bene ma ci fosse da aspettare almeno 48-72 ore per poterla considerare fuori pericolo. A parte qualche leggera aritmia, il post-operatorio di Lorisa è poi scivolato via senza inconvenienti, ed è stata musica per le nostre orecchie sentire i medici, durante il briefing mattutino del 9 dicembre, dirci senza riserve ... "va benissimo !!!".

 Il 12 dicembre Lorisa è passata in terapia intensiva pediatrica, secondo passo della tua convalescenza, in cui potrà interagire maggiormente con la sua mamma, che potrà essere più presente per le pappe, i bagnetti, le nanne ... un momento molto importante che, con l'aiuto dei medici e delle bravissime infermiere della struttura, aiuterà mamma e figlia a riprendere contatto tra di loro.

 

 Il modo più veloce? Riprendere ad allattare la sua bimba !!! Siamo stati noi volontari a suggerirlo ai medici della terapia intensiva, convinti che mamma Violete - come accade a tutte le mamme sottoposte a grande stress - avesse perso il suo latte. Invece per mamma Violete non è stato così e per Lorisa è stato un regalo bellissimo ... da cui non si vuole più staccare !!! Anche questo piccolo significativo evento ha convinto i medici che non ci fosse più motivo di trattenerla in terapia intensiva, motivo per cui il 14 dicembre è entrata in reparto per gli ultimi giorni della sua convalescenza ospedaliera.

Pochi giorni per vedere la bimba prendere un buon ritmo tra poppate e riposini e il 22 dicembre Lorisa è stata dimessa. L'idea iniziale di far convivere Lorisa e Altin nella nostra Casetta dei Sorrisi per il tempo della loro convalescenza è stata velocemente smontata dalla bronchite che il nostro piccolo guerriero si è preso proprio in quei giorni. Per motivi di sicurezza Lorisa e mamma sono state così ospitate dai nostri Maria e Luigi, che - con l'arrivo di questa splendida bimba nella loro casa - hanno così vissuto un Natale decisamente speciale.

 

Trascorsi alcuni giorni, durante i quali Altin è stato tempestivamente curato, il 27 dicembre i due bimbi e le loro mamme si sono ritrovate felici nella Casetta dei Sorrisi, per passare in compagnia i giorni che hanno concluso il 2012 e aperto il 2013, non potendo trascorrerli con le rispettive famiglie. Sempre insieme, in un clima allegro che ha reso l'attesa del rimpatrio più sopportabile, tra controlli e momenti di svago hanno trascorso la convalescenza in attesa che i medici dessero il loro placet per il ritorno a casa.

 

Individuata nel 18 gennaio la data fatidica, due giorni prima un piccolo ma determinante contrattempo ... Altin con la febbre e Lorisa, fatta dormire in maniera improvvida nella stessa camera dalla sua mamma nonostante le nostre raccomandazioni, anche lei con qualche disturbo respiratorio. Naturale lo sconforto delle mamme, già proiettate sul loro ritorno a casa e all'improvviso separate, col trasferimento di Lorisa a casa di Maria e Gigi per motivi di sicurezza. La festa sembrava solo rimandata di qualche giorno.

 

Così poi non è stato ... nei giorni successivi Lorisa ha manifestato una tosse sempre più forte e stizzosa, inizialmente curata a casa dei nostri due volontari, ma che successivamente ha richiesto un nuovo ricovero, dal 26 gennaio all' 1 febbraio, perché la bimba - ancora delicata per l'intervento cardiochirurgico subito - non avesse serie difficoltà respiratorie.

 

Finita qui? Pronti per il rimpatrio? Ma neanche pensarlo!!! Il 7 febbraio mamma Violete ha iniziato ad avere la febbre ... con la temperatura che saliva senza che il paracetamolo avesse effetto. Alle 2 di notte per precauzione siamo stati costretti a portarla al Pronto Soccorso, affidando Lorisa a Giulia, una dolce infermiera scrupolosamente attivata per tempo. Passata la notte in osservazione e curata adeguatamente, mamma Violete ha potuto poi ritornare alla Casetta, confinata per sicurezza nella sua camera, finché non si è sfebbrata e l'antibiotico non ha fatto effetto.

 

Dopo il terzo tentativo andato a vuoto, per scaramanzia la parola rimpatrio è stata temporaneamente depennata dal nostro vocabolario ... :-). Il 16 febbraio però ce l'abbiamo fatta !!! La piccola Lorisa, finalmente in splendida forma, è potuta tornare a casa con la sua mamma, visibilmente commossa e piena di parole di gratitudine per quanto siamo riusciti a fare, volontari e medici, per la sua creatura. Una splendida esperienza umanitaria, che come le precedenti, è rinnovato stimolo ad accogliere i tanti altri bimbi che in Kosovo o in altre parti del mondo attendono il loro viaggio della speranza.

 

Lorisa è tornata a casa con tutti i medicinali ancora necessari per il suo cuoricino e utili a contenere la fastidiosa dermatite atopica di cui ora soffre. Verrà visitata giusto fra un mese dai nostri medici, durante il prossimo screening cardiologico-pediatrico che condurremo in Kosovo a metà marzo 2013.

 

Ciao Lorisa !!!

 

aggiornamento del 16.02.2013

 


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