la storia di MELOS - il 1°viaggio:  agosto - ottobre 2014

Un cuore da regolare
Melos è un ragazzino kosovaro di 13 anni affetto da aritmie ventricolari maligne: il suo cuore, pur ben formato, ogni tanto e soprattutto all'improvviso può perdere la regolarità del suo battito e trovarsi esposto a delle aritmie che, nel peggiore dei casi, potrebbero comportare anche un pericolosissimo arresto cardiaco.
 

Il suo caso ci era stato segnalato la scorsa primavera dai nostri amici del Campo caritas di Raduloc, ai quali la famiglia del ragazzino si era rivolta ormai disperata, vedendo che le cure prescritte in Kosovo non risolvevano le crisi e gli svenimenti che colpivano il figlio. 

In quelle prescrizioni c'era purtroppo un incredibile un errore di fondo ... le crisi cui era esposto Melos non erano epilettiche o di natura neurologica come diagnosticato, ma appunto dovute ad un problema nel sistema elettrico del cuore che ne comanda il battito. 

Peccato che il ragazzino venisse ormai da parecchio tempo curato con farmaci del tutto inutili se non dannosi per il suo fisico e la sua psiche. Quando abbiamo esposto il caso ai nostri medici, presentando loro i risultati degli esami sostenuti in Kosovo, è scattata l'esigenza di prendere subito in carico il caso, benché non fosse facile gestirlo a distanza. 

L'ennesima crisi ha convinto i genitori di Melos ad abbandonare la "terapia kosovara" e a sostituirla con farmaci a protezione del cuore, che nel giro di pochi giorni hanno dato effetti confortanti. 

Melos non è poi giunto immediatamente a Verona, perchè bisogna necessariamente dare tempo al suo organismo di purificarsi di tutti i farmaci presi per niente. Controllato a distanza con esami quindicinali, siamo così riusciti a programmare il suo viaggio dopo Ferragosto. Melos è così giunto a Verona il 30 agosto, accompagnato da mamma Rahime. 

Ospitato nella nostra Casetta dei Sorrisi, nei giorni successivi è stato sottoposto a diversi esami che hanno permesso ai nostri cardiologi di verificare approfonditamente la natura della sua patologia ed individuare la terapia farmacologica più indicata per proteggere il suo cuore. 

Il percorso non è stato facile, complicato anche dal fatto che Melos è un ragazzino sottopeso per la sua età. Le settimane sono così scivolate via tra modifiche alle dosi dei farmaci somministrati e controlli, a riposo e sotto sforzo, per verificarne l'efficacia. Ma non è stato tempo perso, anzi! Il ragazzino e la mamma, stimolati dalle nostre volontarie, hanno iniziato a vivere in modo più attivo e sereno, lasciandosi alle spalle la paura che anche una semplice passeggiata potesse essere pericolosa.  

Una volta raggiunto l'obiettivo di mettere Melos in sicurezza, "ripulendolo" dalle aritmie che si generavano quando il ragazzino faceva uno sforzo, è stato possibile organizzare il suo rimpatrio. 

Melos e la sua mamma sono tornati a casa il 18 ottobre, dopo 50 lunghi giorni di analisi, esami e terapie ... ora tocca alla sua famiglia proseguire nel percorso virtuoso intrapreso durante la sua ospitalità. Rivedremo Melos al Castello dei Sorrisi fra qualche mese, per una rivalutazione completa. 

Forza Melos !!!

 

aggiornamento del 18.10.2014

 

 

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