la storia di ALTIN : il 5° viaggio: novembre 2012 - gennaio 2013


Al terzo e ultimo scoglio

Il nostro guerriero Altin, uno dei primi bimbi arrivati al Castello dei Sorrisi, è tornato a Verona il 5 novembre 2012. Oramai è un ometto, ha più di tre anni, e ci entusiasma vederlo così cresciuto, dopo averlo accolto la prima volta poco più che neonato nel novembre 2009.

 Altin è nato affetto da una cardiopatia complessa, di quelle che vanno corrette attraverso diversi interventi cardiochirurgici: ora per lui è giunta l'ora di affrontare il terzo e ultimo scoglio, un'operazione che va a completare un delicato lavoro finalizzato a rendere il più equilibrato possibile il lavoro del suo cuore.

Dopo una giornata spensierata, trascorsa al parco giochi e alla scoperta della Casetta dei Sorrisi dove lo abbiamo accolto con mamma Grishe, Altin è stato ricoverato il 7 novembre per essere sottoposto il giorno successivo a cateterismo cardiaco.

 Nei giorni precedenti l'intervento, programmato per il 14 novembre, mamma Grishe ci ha voluto trasmettere con immensa gratitudine quella che è stata l'importanza di andare a vivere nella Casa di Altin, l'abitazione che abbiamo costruito per il piccolo e la sua famiglia tra il 2010 e il 2011: l'ultimo inverno kosovaro, estremamente rigido e caratterizzato da copiose nevicate, li avrebbe messo in estrema difficoltà se lo avessero dovuto trascorrere al freddo nella vecchia e fatiscente casa di pietra nuda.

  Uno slittamento temporale di un giorno, per dare spazio ad un caso più urgente, e Altin è stato operato il 15 novembre: un intervento molto lungo, lo sapevamo, e complesso per andare a ridefinire gli equilibri emodinamici che dovranno accompagnare il nostro guerriero per il resto della sua vita, compensando i difetti del suo cuore.

Il post-operatorio del piccolo è stato molto complesso e ci ha tenuto in ansia per diversi giorni. Lo sconquasso fisiologico prodotto dall'intervento è stato più pesante di quanto ci si aspettasse e lo ha costretto ad una lunga degenza in terapia intensiva cardiochirurgica: l'estubazione si è resa possibile solo dopo 4 giorni, perché prima non riusciva a reggere lo sforzo della respirazione, e il suo recupero è stato ulteriormente complicato da una importante disfunzione renale.

 Quando tutto sembrava volgere al meglio, il 29 novembre, Altin è stato portato d'urgenza in sala operatoria per un'emorragia, in un clima di grande preoccupazione non solo nostra ma anche dei medici che non riuscivano a capirne la causa, poi individuata in un catetere che aveva leso un tessuto interno.


Passato anche questo incidente che tanta paura aveva provocato, il nostro guerriero ha subito recuperato e l'1 dicembre ha potuto essere preso in braccio da mamma Grishe, la prima volta dopo l'intervento cardiochirurgico. Un momento molto emozionante, che la mamma raggiante ci ha voluto trasmettere dalla terapia intensiva, telefonando a tutti noi volontari.

 E il 3 dicembre finalmente il sospirato passaggio alla terapia intensiva pediatrica, dove il piccolo ha proseguito il suo cammino di recupero, stimolato nel mangiare e nel bere grazie anche alla partecipazione dei volontari della nostra Associazione che, in accordo con i medici, gli proponevano alimenti diversi per stuzzicare la sua curiosità e il suo appetito. A rallentare il recupero solo un lieve versamento pleurico, che ogni tanto richiedeva un minimo apporto di ossigeno. Per questo motivo, al bimbo già stressato da tanti giorni di terapia intensiva, abbiamo cercato nei limiti del possibile di garantire ore serene tra giochi e distrazioni.


Il 10 dicembre Altin ha salutato tutte le sue amiche infermiere della terapia intensiva pediatrica ed è passato in reparto, dove ha trascorso altri 4 giorni di convalescenza. Il 14 dicembre, sotto una fitta nevicata, le sospirate dimissioni. L'appetito non è ancora dei migliori, ma a stare in reparto c'è solo il rischio di prendersi una noiosa infezione, mentre crediamo che la voglia di mangiare sarà facilmente recuperata in un ambiente più sereno e gioioso come quello della nostra Casetta dei Sorrisi.

 I giorni successivi alla dimissione sono trascorsi positivamente, sia per le visite che il piccolo ha ricevuto, sia per le uscite che sono state organizzate: talmente apprezzate da Altin, da reagire incavolato quando noi volontari lo salutavamo per tornare a casa. Nonostante tutte le attenzioni, il piccolo si è però preso una bella bronchite, tempestivamente curata con aerosol e antibiotico, inconveniente che ha rimandato al 27 dicembre l'arrivo di Lorisa e mamma Violete alla Casetta dei Sorrisi, garanzia di compagnia continuata e stimolante.

 Trascorso il capodanno insieme, in un clima allegro che ha reso l'attesa del rimpatrio più sopportabile, tra controlli medici e momenti di svago, i due bimbi hanno così trascorso la convalescenza in attesa che i medici dessero il loro placet per il ritorno a casa.


Individuata nel 18 gennaio la data fatidica, due giorni prima un piccolo ma determinante contrattempo ... Altin con la febbre e Lorisa, fatta dormire in maniera improvvida nella stessa camera dalla sua mamma nonostante le nostre raccomandazioni, anche lei con qualche disturbo respiratorio. Naturale lo sconforto delle mamme, già proiettate sul loro ritorno a casa, a quel punto annullato. Ma la festa era solo rimandata.

 A differenza di Lorisa, per la quale le complicazioni respiratorie hanno poi richiesto un nuovo ricovero, Altin - messo sotto antibiotico e curato con aerosol-terapia - è riuscito a ristabilirsi velocemente ed è potuto ritornare a casa il 22 gennaio.

 

Non prima di un incontro speciale, con Giovanni Battista, il cardiochirurgo che gli ha salvato la vita, con tutta la sua equipe: un momento speciale che medici ed infermieri hanno vissuto con entusiasmo !!!

 In aeroporto una folta rappresentanza della nostra Associazione ha salutato questo bimbo-simbolo della nostra attività umanitaria in Kosovo, in un bellissimo clima di festa e di emozione che ha attirato l'interesse della gente presente nello scalo.

Al piccolo e ad una commossa mamma Grishe abbiamo affidato diverso vestiario per tutta la famiglia, lenzuola e coperte per la casa e naturalmente tutti i farmaci di cui Altin avrà bisogno per i prossimi mesi.

 Altin è tornato a casa anche con una coperta speciale, quella a lui donata dalle nostre amiche dell'Associazione Sogni D'Oro, che con le loro preziose mani confezionano degli stupendi e caldi capolavori.

 

Ciao Altin !!!  

 

 

                                                    aggiornamento del 22.01.2013

 



  • in allegria al parco giochi
    6 novembre 2012 - in allegria al parco giochi
  • non scendo più !!!
    6 novembre 2012 - non scendo più !!!
  • che buono l'uovo sodo !!!
    4 dicembre 2012 - che buono l'uovo sodo !!!
  • ciao Giovanni ... e grazie di cuore !!!
    21 gennaio 2013 - ciao Giovanni ... e grazie di cuore !!!
  • con la mia amica Chiara ...
    21 dicembre 2012 - con la mia amica Chiara ...
  • ... e con la mia amica Carolina
    21 dicembre 2012 - ... e con la mia amica Carolina
  • con la mia sorellina Dionisa è tutto un altro dormire !!!
    30 dicembre 2012 - con la mia sorellina Dionisa è tutto un altro dormire !!!
  • ciao Altin !!!
    22 gennaio 2013 - ciao Altin !!!